Augusto Fornari inizia il suo percorso teatrale con la Commedia dell’Arte, stage con Alberto Fortuzzi. A Parigi studia all’Atelier de la Souris di Bepi Monai, partecipa ad uno stage di Mario Gonzalez e per un periodo segue come auditore i suoi corsi al Conservatoire Nationale d’Art Dramatique. In Italia, si diploma al Laboratorio Teatrale di Gigi Proietti e frequenta il I° corso di perfezionamento per attori diretto da Luca Ronconi al Teatro Argentina. Intraprende un percorso artistico che lo vede impegnato sul fronte teatrale, televisivo e cinematografico. Fonda un gruppo teatrale, “I Picari” dove scrive e dirige spettacoli per dieci anni, tra cui “La Bibbia in meno di 90 minuti” “Shakespeare per attori cani” e “Opera Comica”. È protagonista al teatro Sistina con “I Figli della Lupa” con Valeria Moriconi, Maurizio Mattioli e Michele La Ginestra, commedia di Gigi Magni, con musiche di Nicola Piovani e regia di Pietro Garinei.
Poi è Sancho Panza nel “Don Chisciotte” di Maurizio Scaparro, con Pino Micol.
Scrive ed interpreta “Amnesie di un viaggiatore senza biglietto”, con cui gira l’Italia dal 2010 e “Fratelli d’Italia” con il fratello Toni Fornari. Dal 2010 collabora con il teatro Golden per il cui cartellone scrive, interpreta e dirige spettacoli di successo come “Ritorno al presente”, “Il Prete e il Bandito”, “Terapia Terapia”, “Finchè giudice non ci separi”, “Amleto contro la Pantera Rosa”, “La casa di famiglia”. Al cinema lavora con Ettore Scola in “Concorrenza Sleale” e “Gente di Roma”. Con Pupi Avati in “Ma quando arrivano le ragazze?”, con Woody Allen in “To Rome with Love!” e con Rocco Papaleo in “Basilicata coast to coast”.
È coprotagonista insieme a Michele Placido, Pietro Sermonti e Anna Valle, di “Solometro”, opera prima del regista genovese Marco Cucurnia. Ha partecipato a “Torno indietro e cambio vita” con Ricky Memphis, Raoul Bova, Paola Minaccioni e Max Tortora, per i fratelli Vanzina. Ha recitato in “Gli ultimi saranno gli ultimi” di Massimiliano Bruno con Paola Cortellesi, Alessandro Gassmann e Fabrizio Bentivoglio.
Nel 2017 debutta alla regia cinematografica con “La casa di famiglia”.
In televisione i suoi ultimi lavori sono stati “Questo nostro amore anni 70”, “Sarò sempre tuo padre”, “Questo nostro amore”, “Boris” la serie, “Il Commissario Manara” prima e seconda edizione, “Il campione e il bandito” e “Le mille e una notte”. Nel 2011 inizia ad occuparsi di regia operistica grazie al Teatro Carlo Felice di Genova per il quale cura la regia de’ “La Bohème”. Nel 2014, sempre per il Carlo Felice di Genova dirige “La Vedova Allegra” operetta di Franz Lehar, curandone l’adattamento e interpretando il ruolo di Njegus.